OMEOPATIA VETERINARIA
etologia del gatto

Per etologia si intende lo studio del comportamento degli animali da ethos=comportamento e logos=scienza. L'etologia prende in considerazione i modi attraverso cui l'animale interagisce con l'ambiente esterno e la sua capacità innata di reagire alle situazioni.

Etologia del gatto

Antenato del gatto è il gatto selvatico orientale, uno dei tanti rappresentanti della famiglia dei felini. Il rapporto con l'uomo è stato costruito intorno alle riserve di cibo, in seguito l'uomo ha riconosciuto l'utilità di questii animali come controllori dei roditori. Da qui è iniziato il processo di domesticazione. I gatti non sono animali di branco, sono animali solisti in quanto eseguono i propri compiti da soli, dato che in natura cacciano prede più piccole di loro per cui non necessitano do aiuto. Solo raramente formano piccole colonie intorno a una fonte di cibo. Durante la gestazione è importante nutrire in modo corretto la madre per evitare che abbia minori accortezze nell'accudimento dei cuccioli. Molto importanti le carezze e i giochi per la serenità e tranquillità di mamma gatta, così come massaggiarle i fianchi specie nell'ultimo periodo di gravidanza, in modo che i gattini sentano le dita e le associno a qualcosa di piacevole. I gattini appena nati apprezzeranno così le manipolazioni umane. I neonati hanno bisogno di molte cure in quanto nascono incapaci di coordinare i movimenti e sono sprovvisti di alcuni sensi importanti come vista e udito. La mamma si dedica a loro completamente. Nel primo mese di vita la mamma è il modello per l'apprendimento del cucciolo che impara per imitazione. Il periodo neonatale va dalla nascita alla 2 settimana di vita ed è dominato dal comportamento alimentare e dal sonno. I piccoli sono completamente dipendenti dalla madre. Una settimana dopo la nascita i gattini aprono gli occhi e iniziano a relazionarsi con l'ambiente. Il periodo di transizione, caratterizzato dall'acquisizione di un certo grado di autonomia, va fino alla 3 settimana. La successiva fase quella di socializzazione va fino alla 10 settimana: vi è un incremento delle attività di gioco sociale. In questa fase è importante che vengano in contatto con l'uomo se si vuole che lo accettino anche da adulti. Vi è poi il periodo giovanile caratterizzato da un graduale sviluppo delle capacità motorie e dal perfezionamento della coordinazione neuromuscolare. Durante questa fase la gatta comincia a portare nel nido piccole prede morte per insegnare ai gattini i rudimenti della caccia e per iniziare la fase di svezzamento, cioè il passaggio dall'alimentazione lattea a quella a base di carne. Inoltre spinge i gattini a esplorare l'ambiente circostante e nel secondo mese di vita a cacciare piccole prede vive. Dal 3 mese inizia la fase del distacco: la mamma non risponde più alle richieste di protezione dei cuccioli e può manifestare anche comportamenti aggressivi. Il gatto è un grande comunicatore, bisogna solo conoscere i suoi segnali. Comunica con il corpo assumendo varie atteggiamenti a seconda della situazione e depositando sostanze chiamate feromoni su oggetti e persone, sfregando parti del corpo, guance, dorso, coda, polpastrelli sulle superfici da marcare, anche graffiando. La marcatura è prendere possesso del territorio mettendo il proprio odore. Molto importante per i gatti è il gioco per mantenere sveglia la mente e in forma i muscoli, specie in ambienti poco stimolanti come le nostre case.